«… la storia di questa notara, una donna forte, cattiva, senza umanità, ma solo in apparenza. Co­me appunto nella vita è anche una donna attenta e generosa, e infine è una donna ferita. Ferita dalla vita, dalla sorte, dal destino. Il suo destino è Catania, la Catania de­gradata, la Catania della guerra e del dopoguerra, del caos e delle vite disperse come direbbe Gio­cosa “Come foglie al vento”.
Naturalmente è il romanzo di un esordiente. Con tutte le ansie e il bisogno di urlare di un esordiente. Con tutto quel materiale, voglio dire, che è la spinta poi dell’impulso creativo, ma anche la sua zavor­ra e la sua condanna. Poteva non approdare a nulla, ma io non gliel’ho permesso. Alfio Aurora ha usato anche lui scalpello e martello, spesso ra­soio, quando non addirittura tagliaerba.
Adesso la Notara è viva. E può andare per il mondo. Accoglietela come si conviene» (dalla Prefazione di Silvana La Spina).

Alfio Aurora è nato a Lentini, provincia di Siracusa. Vive a Ca­tania dove svolge l’attività di agente di commercio. Si è interessato di promozione culturale con particolare attenzione alla musica.
Ha collaborato con il Museo d’Arte Contemporanea di Treca­stagni, per il quale ha diretto la sezione “Musica-Teatro-Danza”.
Nel 1995 ha organizzato il convegno regionale: “In viaggio nel Mediterraneo”, promuovendo lo scambio culturale tra le diverse etnie attraverso la musica mediterranea.
Nel 2002 ha pubblicato il suo primo libro Lara Bar.

In copertina:
fotogramma tratto dal film di Luchino Visconti, La terra trema, 1948.