Spine

16.00

Autore: Giovanna Alecci
ISBN: 9788874429929

Anno: 2021
Pagine: 157
Formato: 14,8×21
Foto / Illustrazioni: no

Siamo in un paese della sconfinata Sicilia dalle mille anime. Buona parte di questa storia potrebbe essere ambientata a un secolo, due secoli fa, ma è purtroppo realtà anche di questi giorni, dato che le istituzioni e la nostra cultura non riescono ancora a sciogliere i nodi di mille barriere né ad abbattere i muri formati dall’intreccio di tante corde che avviluppano la società possedendola in modo ancestralmente selvaggio.
I deboli, i vinti continuano a non sapere di esser tali e vivono spensieratamente, sembra, la quotidianità senza aver cognizione di alcun futuro, dal momento che loro non lo determinano. La società civile è spesso assente, e sono principalmente assenti le istituzioni precipuamente poste a salvaguardia dei deboli, di coloro che hanno bisogno di aiuto, di sollevarsi, di acquistare una volta per tutte un proprio ruolo nella babele delle lingue che oggi parlano sempre più stancamente ripetendosi negli inutili convegni e nelle tronfie celebrazioni del­l’aver “fatto” … L’apparire ha definitivamente portato tanti a perdere la propria dignità, dignità che invece il debole nel suo piccolo conserva.
Poi ci sono i cosiddetti “eroi”, cioè coloro che semplicemente fanno il loro dovere, trascurato da chi vien pagato proprio per questo, e magari a fine stagione gli scatta pure l’ultima invenzione della nostra comunità truffaldina: il premio di produzione, che somiglia tantissimo alle coppe ed alle targhe che gli organizzatori delle manifestazioni celebrative si autoassegnano per farne mostra in squallide case ricche di camini e condizionatori e prive di calore umano … o, ultima generazione, delle centinaia di medaglie che spiccano sul petto per far capire … “lei ora sa chi sono io” (sennò non l’avremmo mai capito.
Gramigna è la protagonista essenziale di questo primo romanzo di Giovanna Alecci. La figura di Gramigna appartiene all’Ottocento di Victor Hugo, ancor in vita nel nostro Duemila. E non è affatto vero quanto appena scritto su che il debole non può aiutarsi … Gramigna trascina con il proprio sguardo l’altra protagonista del nostro romanzo, Maria, e la coinvolge …
Romanzo sociale e psicologico … 160 pagine che leggerete senza sosta alcuna.

«… il primo tratto che viene fuori da questo romanzo: un realismo letterario, nel senso che vi si trova, dentro l’opera, un mondo sociale e psico­logico fortemente realistico, aggan­ciato a tempi e fatti realmente accaduti e raccontati con quella crudezza espressiva tipica del nostro realismo, che va da Verga fino ai nostri giorni; e vi si trova un gusto letterario, narra­tivo ma soprattutto poetico, con il qua­le l’autrice veste situazioni, pensieri, riflessioni, accostamenti e metafore, con quella sapienza letteraria di chi guarda e narra, vive e giudica.
Siamo negli anni ‘90 del secolo scorso, esattamente fra il 1992, anno in cui comincia la nostra storia, e il 2000, anno in cui viene emessa la sentenza contro l’imputato.
Il clima sociale e politico di quegli anni è pesante e pervaso da lutti tremendi, basti pensare alle stragi in cui vennero coinvolti i giudici sim­bolo della lotta antimafia, Falcone e Borsellino, e i loro agenti di scorta. Basti pensare alla palingenesi politica che coinvolse la vecchia DC, sfaldando con essa tutto l’apparato dei partiti tradizionali e facendo posto a for­mazioni politiche nuove, sostenute dal mondo finanziario e commerciale …
Nei piccoli centri di Sicilia si respi­rava quest’aria pesante …». (dalla Prefa­zione di Corrado Di Pietro).

Giovanna Alecci nasce a Rosolini nel 1980, si laurea nel 2011 a Ber­gamo in Scienze dell’Educazione e della Forma­zione. Sviluppa fin da piccola una propen­sione per la poesia, inizia a comporre i suoi primi versi all’età di 12 anni.
Ha partecipato a diversi premi e concorsi con risultati lusinghieri. Nel 2018 è vincitrice del “Premio Eurialo”.
Ha finora pubblicato le sillogi Venere illusa (Morrone, Siracusa 2015); Vént noir (Roma 2016); Il mare degli ultimi (Cata­nia 2018) con poesie tradotte in arabo; La pupa di zucchero (Macerata 2020). Per il cantante Melo Gurrieri ha scritto: Il mare degli ultimi (2018): per Angela Di Mauro: Perché … (2020); per il gruppo Il Mondo in una Stanza: La mia vita adesso (2020); Per il soprano Maria Grazia Tringale: Il velo della sposa e Se sulu iu putissi.
In giuria al Pozzallo Festival dalla prima edizione.

In copertina:
Melissa Massa fotografata da Corrado Occhipinti.

 

 

 

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