In un’epoca fluida, in cui i confini personali rischiano di fondersi nelle veloci e mutevoli richieste ambientali, anche le relazioni cercano di ricavare il loro spazio e il loro perimetro, aggrappandosi a fatica ai contesti variabili e incerti della so­cietà post-moderna. È l’inizio dell’autunno: due anime dal pro­filo sfumato, continuano a rincorrersi per trovare un comune baricentro, assorbiti come sono dal mondo del lavoro. La sfera emozionale si diluisce, abbandonando cliché e stereotipi di genere. Lo smarrimento, così come la determinazione, diventano dimensioni condivise in cui i lettori potranno riconoscersi nell’intimo della propria individualità …

Giusy Latino, laureata in Psicologia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2003 e specializzata nel 2008 presso l’Istituto di Psicoterapia di Gestalt H.C.C. di Ragusa/Sira­cusa, vive a Pachino, dove lavora come responsabile di un centro di accoglienza temporanea migranti, per la Diaconia Valdese. Si occupa di inclusione sociale in un progetto finalizzato al so­stegno dell’emancipazione femminile. Svolge privatamente l’at­ti­vità di psicoterapeuta individuale e di gruppo; conduce labo­ratori e workshop esperienziali secondo il modello della Gestalt. Ha pubblicato nel 2021 una piccola antologia di racconti brevi, Granelli d’inchiostro. Parole e pensieri migranti.

In copertina:
Niccolò Cannicci, La filatrice, 1886-1889 ca, pittura ad olio su cartone, 24×57 cm, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”