In un tranquillo paese di montagna, tra Siracusa e Buccheri, scoppia un violento temporale, Fausto è in cattedrale ad ascoltare l’omelia del vescovo, da ogni dove ruscellano le acque piovane … Il Palazzo dei San Gaetano è im­merso in un silenzio freddo, strani vagiti lo attirano in una stanza, c’è lo zio, Vincenzino, in intimità con Sebastiano, il figlio del fornaio. Sebastiano viene trovato morto nel camposanto. Fausto si affretta ad andare, per vedere, per capire. Sull’Acrocoro e in tutto il paese si svegliano le “Anime Sante”. Ovunque ai vivi si uniscono nell’assoluta indifferenza le infinite anime morte che tornano a vivere per raccontare: delitti, passioni, infanticidi. Tra i vivi e i morti c’è un dialogo segreto, una amorosa sintonia di affetti. A Fausto e Mariolina si uniscono le anime morte che rarefatte dalla memoria si mostrano, tra questi spicca un’anima eccellente: la Regina dell’Annunziata.

Salvatore Distefano è nato a Noto nel 1962, dopo gli studi superiori frequenta le Università di Catania e Milano, per molti decenni si dedica allo studio delle antichità acrensi, pubblicando numerosi saggi e monografie. Tra le monografie più conosciute ricordiamo: Le Terracotte della Collezione acrense del Museo A. Salinas di Palermo, Contributo allo studio dei culti e delle istituzioni religiose di Akrai (2006), Palazzolo Medievale – La Rocca di Castelmezzano e i suoi Signori (2009), Notiziario della Buona Cucina – Ma­nuale dell’Arte di Convitare a Palazzolo dalle origini all’Unità d’Italia (2012), I Borgia del Casale. Storia e Vicende di una Famiglia dell’Aristocrazia Siciliana (2013). Alla saggistica si è aggiunta di recente la scrittura creativa con un racconto con cui l’Autore si propone di dare voce e anima ai tanti luoghi della sua terra.