Mi chiamo Giuseppe, per gli amici Peppino

18.00

Autore: Santi Moschella
ISBN: 9788874427161

Anno: 2013
Pagine: 192
Formato: 14,8×21
Foto / Illustrazioni: colori

L’omicidio di Peppino Incontrera rappresenta la metafora del tentativo di sopprimere non solo la passione per gli ideali di giustizia e libertà, ma anche l’amore per la poesia e la vita: è un progetto perverso quello diretto a svuotare di senso il volontariato e le tensioni morali e culturali che possono promuovere il cambiamento. Malgrado lo squilibrio delle forze contrapposte, i testimoni della nuova quotidiana resistenza continuano a far giungere la loro voce, che si fa incandescente e duratura dopo il loro non auspicabile martirio.
Questo libro è dedicato a chi ama ripartire per altre ricerche e nuovi approfondimenti: la fabula contiene frequenti riferimenti a persone realmente esistite che, donando se stesse, sono entrate a far parte delle nostre fa­miglie assumendo il ruolo di terzo genitore.
“Chiamo padre chi mi dà pane”, è un detto siciliano ambiguo: quasi fossimo disposti a rinunciare ad ogni valore per soddisfare esigenze, che spacciamo, adducendo comode scuse, per fondamentali. Potremmo ottenere ugualmente il risultato che vogliamo anche senza svendere la nostra anima, ma questo richiederebbe la fatica che comporta ogni evoluzione culturale.
Invece, molti dei personaggi qui citati assurgono a nostro secondo padre perché hanno tentato di liberarci dall’oppressione del giogo mafioso. Il nostro compito consiste nel non trascurare il valore della loro azione e, se è possibile, impedire ad altri di offuscarne l’immagine.

Santi Moschella nasce a Santa Teresa di Riva (Messina) nel 1957. Conseguita la maturità nel locale Liceo-Ginnasio, partecipa alla vita politica e sociale (Polisportiva Jonica, Centro Sporti­vo Italiano, “Città insieme”, Teleradio Empire, “Fantasia” e “C’era una volta un Borgo Marino”). Laureato in giurisprudenza, lavora presso la Commissione Tributaria Provinciale di Novara, mentre a Varese svolge attività di volontariato con le parrocchie di Masnago e di Casbeno. Ha già pubblicato il romanzo storico Spesso ti dicono di non arrenderti (Armando Siciliano, Messina 2012).

In copertina:
Antonio De Blasi, Immersioni letterarie, 2012, pastello, 40×40, coll. privata.

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