Expo Milano 2015. Istruzioni per l’uso. Filosofia dell’ambiente, sviluppo sostenibile e multinazionali?

12.00

Autore: Concetta Di Lunardo
ISBN: 9788874427352

Anno: 2015
Pagine: 122
Formato: 14,8×21
Foto / Illustrazioni: no

«… L’Expo dovrebbe diventare un luogo di pensiero, non di scambio di merci. Occasioni per scambiare merci non mancano, per questo ci sono le fiere. L’Expo è un momento di pensiero dell’uomo sulla propria identità. E dobbiamo pensare a una identità interrelata, permeata, attraversata, in so­stanza a una inidentità, per evitare il fascismo dell’umanesimo antropocentrico.
Che c’entra il cibo in tutto questo? Forse poco. Un altro equivoco del­l’Expo è quello di coniugare la scienza del cibo migliore con la solidarietà umana. Siamo ossessionati, noi occidentali, da performance culinarie televisive, al punto che saper confezionare un piatto eccellente è diventato uno status symbol, un valore culturale elevato. Il salutismo alimentare può ave­re il suo senso (anche economico, ovviamente, come sempre), ma la super-efficienza in cucina è una vera buffonata superfetatoria. Insomma, ci auguriamo, con la nostra autrice, che l’Expo non si traduca in un baraccone fantastico, in una Las Vegas dei magnaccioni, ma sia uno spazio di pensiero critico e operativo …» (dalla Prefazione di Roberto Gigliucci).

Concetta Di Lunardo, giornalista e docente di filosofia in un liceo romano, si occupa di cronaca, politica e cultura per varie testate on-line. È caporedattore del quotidiano di-Roma, ha seguito nel III Municipio della Capitale varie inchieste di politica locale.
Siciliana, anzi jonica-etnea trapiantata a Roma.
Curiosa, giornalista per passione civile.
Disadattata, visto che di civile in giro pare sia rimasto ben poco. Sognatrice. Criticamente di sinistra.

In copertina:
Antonio Di Blasi, L’attesa di acqua, acquarello, 2011, 50×70 cm (collezione privata).

 

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