Vendemmia e mietitura nella Sicilia del Novecento

18.00

Autore: Carmelo La Cava
ISBN: 9788874423286

Anno: 2005
Pagine: 176
Formato: 14,8×21
Foto / Illustrazioni: sì, in b/n

Carmelo La Cava è nato nella contrada Serrolipari di Sinagra nel 1926.
Nel 1933 inizia per lui la scuola, senza libri. Nel 1935 con la chiurma va a vendemmiare alle pendici dell’Etna (Giarre, Santa Venerina, Macchia, Trecastagni, Viagrande, Zafferana, Pisano, Milo, Fornazzo, Punta Lazzo, Sant’Alfio, Piedimonte, Linguaglossa, Solicchiata, Passopisciaro, Randazzo) per comprarsi i libri: lavora per 4 lire al giorno, riuscendo ad accumulare in un mese ben 48 lire nette.
Ammalato dal 1939 al 1942, nel 1943 riprende a lavorare e con la solita chiurma va e marini a mietere il grano: Sferro, Catenanuova, Gela, Falco­nara, Licata, Ravanusa, Campobello di Licata, Riesi, Sommatino, Delia, Canicattì, Serradifalco, San Cataldo, Caltanissetta, Santa Caterina Villar­mosa, Maria­nopoli, Resuttano, Villalba. E qui finisce la narrazione di questo volume.
Il 18 maggio del 1952 parte da Messina con la nave Cyrenia per arrivare a Freemantle (Australia) la notte dell’11 giugno. A Perth lavora dapprima di pic­co e pala, poi aggiusta marciapiedi, impasta bitume, è operaio in una fabbrica di tubi, fa il magazziniere in ferrovia, diventa caporeparto (perché sa leggere e scrivere pure in inglese) in una fabbrica di birra. Si trasferisce a Darwin dove, ingaggiato come lavapiatti, farà poi l’operaio nelle miniere d’oro guadagnando ben 4 certificati di qualifica. Diventa in­dustriale della pietra (spaccapietre au­tonomo). Ormai “ricco”, fa una puntata a Messina nel 1961, si compra un’Alfa Romeo e si sposa. Rientra in Australia dove vende tutto e si trasferisce a Messina, per quattro anni. Investe ogni avere in appartamenti ed in un’impresa di lavaggio e parcheggio auto. Mezzo fallito, ripiega in Australia dove guida una betoniera alle dipendenze di un suo ex dipendente, che lo tratta con i piedi. Nel 1970 di­venta meccanico per la Caterpillar. Va quindi in un bosco a macinare pietre per un altro suo ex dipendente adesso costruttore di case per aborigeni. Nel 1973 s’imbarca nella gestione di un Fast Food. In quel periodo, la notte di Natale del 1974, un ciclone distrugge 3/4 della città di Darwin, inclusa la sua casa, il suo negozio e “la sua famiglia” (moglie e figli lo piantano per tornare a Messina). Ritor­na a Messina nel 1979 e nel 1987 si ristabilisce a Sinagra dove vive felicemente gozzovigliando tra bar e piazza. Questa seconda parte della sua vita, forse, sarà narrata in un prossimo libro.

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