Un romanzo imperniato sull’amore “di un tempo” e su varie sue sfaccettature che ci portano ai nostri giorni. Cinque donne e cinque uomini si contendono lo spazio narrativo; ma la vicenda ruota tutta intorno alle figure femminili, sono loro a determinare l’evolversi della storia, lasciando alla controparte la sola possibilità di accondiscendere. Figure forti e figure fragili a seconda delle occasioni, figure sulle quali incombe la forza della natura; la montagna che sovrasta l’abitato, ricca di mistero, domina sul destino di tutti, estendendo il suo fascino sulla narrazione, mai scontata, sempre ricca di “situazioni inattese”. Il resto son meri dettagli …

Alfina Lo Faro è nata a Maletto (Ct) nel 1969. A quindici anni “fugge” da casa e a diciassette è già mamma. Da allora vive a Lingua­glossa. Di professione casalinga, da qualche anno ha cominciato a scrivere un romanzo infinito, di cui questo costituisce il secondo volume, dopo La via mala (Armando Siciliano, Messina 2011).