La munachedda di li preguli. Cunti siciliani

14.00

Autore: Enza Pecorelli
ISBN: 9788874429578

Anno: 2012
Pagine: 176
Formato: 17×24
Foto / Illustrazioni: sì, in b/n

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Da ragazzina ascoltavo affascinata “li cunti” che una vecchia prozia raccontava, spesso cambiando il finale, o con voce impastata di sonno biascicava le frasi, e le storie si intrecciavano, mischiando personaggi e fatti in un caleidoscopio infinito.
Mio nonno e mio padre raccontavano le storie antiche di baroni che erano vissuti in quei palazzi che sovrastavano la casa in cui sono cresciuta.
Tutto ciò, riposto nella memoria come in un baule, è riemerso, ma erano brandelli che somigliavano a vecchi vestiti che necessitavano di stoffa per riparare le parti mancanti. Così ho cominciato la mia peregrinazione di casa in casa, per recuperare dalla voce delle vecchiette la memoria dei cunti di una volta. Era un viaggio affascinante quanto faticoso perché ognuna mi dava una versione personale che aveva a sua volta ascoltato nell’infanzia. Con quei delicati lembi di fantasia ho cucito a piccoli punti le storie, accostando i frammenti più ricorrenti nelle svariate versioni. Mettere per iscritto quel narrare fatto di voce solamente, prima che si perdesse del tutto, ecco qual è stato il mio obiettivo. Perché oggi non si “cunta” più ai figli e ai nipoti. Prima che si perdesse, prima che le nonnine non avessero più lucidità e fiato per raccontare. Ora che alcune di queste persone non ci sono più rimpiango di non aver cominciato prima, ma sono felice di poter mostrare a quanti vorranno apprezzarlo, un pezzo di memoria storica che altrimenti si sarebbe dissolta.

Enza Pecorelli è nata e vive a Siculiana, in provincia di Agrigento, dove insegna nella scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Ca­puana”. Ha studiato presso le salesiane dell’Istituto Santa Lucia di Palermo. Scrive da parecchi anni racconti e poesie sia in lingua italiana sia in dialetto siciliano e ha pubblicato una raccolta di racconti dal titolo Il Capolinea. È vincitrice di due edizioni del premio di poesia “Alessio Di Giovanni” e del premio “Ignazio Buttitta”. Ha due figli e uno splendido nipotino.

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