Un’opera demolitiva di caduche tradizioni laddove si mo­strino irrispettose dell’uomo e della sua dignità, aspramente critica e perplessa dinanzi alla bieca disumanità di un mondo smarrito, la speranza di un rinnovamento dell’essere umano, in una sorta di palingenesi cosmica.

Francesca Spadaro è nata a Messina nel 1971. Laureata in Let­tere Classi­che, docente di Italiano e Latino nei Licei; rappresentante sin­dacale, è impegnata in attività di volontariato.
Nella sua poesia la testimonian­za di donna, madre, professionista. Ha già pubblicato, sempre con Ar­mando Siciliano Editore, un’altra raccolta di poesie, Nel giardino del sé (Messina 2015), e una raccolta di miti siciliani, Canti dell’aria dell’acqua della terra del fuoco (Messina 2018), composti con la collaborazione del M° Gemino Calà, che ne ha curato le musiche.