Quando Antonio guardò il cielo

18.00

Autore: Giuseppe Corica
ISBN: 9788874427833

Anno: 2015
Pagine: 184
Formato: 14,8×21
Foto / Illustrazioni: no

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«… Avevano completamente buttato alle spalle la loro infanzia, la loro spensieratezza; ciò che avevano percepito nel tempo delle loro scorribande per la tenuta, quando nascosti nell’erba alta guardavano con tremore e malizia gli animali accoppiarsi, quando mano nella mano la sera rientravano ognuno a casa propria, staccandosi a malincuore, ora era diventato certezza. L’amore non si può nascondere, può rimanere rintanato nelle viscere, perché ancora acerbo, forse, o inconsapevole, può essere solo un pensiero fuggitivo, o una sconosciuta premessa per una vita adulta a cui si guarda con curiosità o con paura. Ma, quando esplode, diventa qualcosa di incontrollabile ed è un precipizio in cui non c’è fondo e, in ogni caso, il fondo non lo si vuole trovare perché ogni altra cosa diventa banale, secondaria […]
I vicoli di Genova. Se ci vai una volta, ci devi ritornare. Hanno, avevano, il sapore di una nobile miseria; una religiosa trivialità, una melodia di nebbia nel grigio dominante della penombra; e l’odore di urina, che a tratti si percepiva, rimandava al colore della vita.
In Via del Campo c’era una puttana. Camminavamo a braccetto tutti e tre, ovviamente con Ornella nel mezzo. Non ricordo più se comprammo qualcosa, ricordo solo che andavo invaghito da quel caleidoscopio di sensazioni antiche. E capii che la vita, dentro di te e fuori di te, è un’informe agglomerato di percezioni, è una sinfonia dove tutti gli strumenti sono necessari, che la vita è la varietà dell’infinito, dove suoni, umori, rumori, colori, calori giocano a nascondino, a rincorrersi, a riunirsi, a dividersi, a fondersi, a sparire …».

Giuseppe Corica, nato a Messina nel 1950, si è laureato in Lettere Classiche ed ha insegnato in varie città, terminando la propria carriera presso il Liceo Scientifico “Archimede“ di Messina. Attualmente si divide tra la sua città natale e Basicò, piccolo centro contadino dei Nebrodi. Dopo i romanzi La voglia di melagrana e La terra in amore, adesso questa raccolta di racconti, alcuni dei quali si rifanno ai su citati romanzi e ne svelano alcuni retroscena.

In copertina:
Simona Francesca Abate, Quando Antonio guardò il cielo, 2015, olio su legno, 25×30, collezione privata.

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