Morte a Taormina

16.00

Autore: Cesare Giorgianni
ISBN: 9788874427147

Anno: 2016
Pagine: 144
Formato: 14,8×21
Foto / Illustrazioni: sì, in b/n

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D’amblais … pensi a Morte a Ve­nezia, il famoso romanzo breve di Tho­mas Mann. Niente a che vedere tra i due testi, ovviamente, tranne due elementi: gli incantevoli luoghi che fanno da sfondo (Venezia e Taormina sono due topos eccelsi nell’immaginario fantastico di tutto il mondo) e la metafora della malattia per indicare la crisi dell’uomo contemporaneo.
… Giorgianni ci racconta una storia minuta inserita in uno scenario fantastico. Si avverte un sapore verghiano nella stentata esistenza dei personaggi, venati di dolore, appesantiti dalla fatica di vivere, dolenti come figure ottocentesche. Pensiamo a Bastianeddu … cui la vita “regala” un disturbo mentale che lo porterà a occuparsi soltanto di canarini … a Setty, a Michele, a Maria, a Carmela … Una pletora di sconfitti … Destini simili, ineluttabili, propri della povera gente, degli ultimi del mondo, delle creature, per dirla con Camon, che stanno “un gradino al di sotto dell’uomo”.
… Su questo vivido e articolato scenario, paesaggistico ma soprattutto esistenziale, domina Saro Lapaglia, il cronista che aiuta le forze dell’ordine (sempre un po’ tontolone) a risolvere il caso della morte di Michele. Un piccolo cameo che l’Autore ha voluto dedicare a se stesso e alla sua professione, vissuta con diligente passione.
(dalla Prefazione di Adele Fortino).

… Il romanzo “giallo” di Cesare Giorgianni ha un’ambientazione dalla parte del “paese” Taormina, una “storia dal basso” dei suoi “paesani” senza i suoi turisti.
… Ma all’interno di un paese, oltre alla storia collettiva, si muovono poi le vicende personali, le vicissitudini di sofferenze che si vorrebbero rimuovere, le traversie di segreti inconfessabili che ser­peggiano sotto la vernice della pacifica e conformistica convivenza.
… I mutamenti della stratificazione delle classi, i loro conflitti e le loro espressioni culturali e politiche formano il pa­linsesto della storia di Taormina e della storia dei personaggi messi in scena.
… Per certi versi il luogo è in bilico fra l’abitato e la campagna, così come in bilico sembrano essere molte delle vite narrate. Compaiono sulla scena sociale e in alcune pagine del “giallo”, ad esempio, dei genitori contadini, ma alla ge­nerazione successiva non ci saranno già più: scomparsi, come i pescatori, come gli allevatori. Ci sono pezzi della società in bilico fra l’esistenza e il dileguamento.
… i soggetti sociali protagonisti van­no continuamente mutando e con loro i simboli connessi … la “fiction” di Gior­gianni restituisce persone, carne e ossa, rovelli e istinti, angustie e inquietudini, in un tempo lungo una vita, e una morte (dalla Postfazione di Giuseppe Restifo).

Cesare Giorgianni, 59 anni, messinese, è giornalista professionista del quotidiano La Sicilia dal 1991 (pubblicista dal 1985 fino al praticantato nel 1989). Lavora nella Redazione di Messina dopo essere stato prima nel­l’Ufficio di Corrispondenza della stessa Città dello Stretto e successivamente al Settore Cronaca nella Sede Centrale di Catania.
In passato ha collaborato con l’emittente Antenna Sicilia – Teletna ed è stato direttore responsabile del settimanale messinese Il Soldo (1987-1988).
Inviato per servizi speciali in Danimarca, Svezia e Finlandia (1990), sia per il giornale che per la rete televisiva. Nel 2011 e 2012 ha realizzato reportages turistico-culturali sulle Isole Svalbard o Spitsbergen (oltre Capo Nord) in Norvegia e sulle Orcadi (Nord della Scozia) per Sicilia in Viaggio, mensile dello stesso Gruppo editoriale.
Ha già pubblicato Baracche e schiavitù nell’Europa del XX secolo (Armando Siciliano, Messina 2015).

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