Anno 1938. La ventunenne Marta, un’orfana appartenente ad un’agiata famiglia, affidata alle cure di una zia anziana e dispotica, va a vivere in città e lì si apre a nuove esperienze. Ragazza dotata di talento, riesce a diplomarsi in pianoforte e conosce, inaspettatamente, l’amore. È questa una passione ostacolata, inizialmente intrisa di dubbi e di disillusioni, che infine si estrinsecherà in modo irrefrenabile. Il sopraggiungere della guerra interrompe e sconvolge ogni cosa, non solo per Marta e il suo uomo, ma pure per la sua amica Emma. Le due ragazze, ormai diventate donne, dovranno af­frontare situazioni incresciose, tragiche, turpi, in un’Italia piombata nel caos a seguito dell’armistizio dell’ 8 settembre 1943. Marta ed Emma dovranno anche fronteggiare le difficoltà e i cambiamenti verificatisi alla fine del con­flitto mondiale, adattandosi a nuove situazioni sociali e umane che le portano a vivere in luoghi geograficamente lontani e culturalmente diversi. Ciò, però, non riesce a svilire il loro profondo legame, anzi lo rafforza ancora di più, infatti …

Rosa Maria Arena è nata a Capo d’Orlan­do, dove risiede e lavora. Si è laureata a pieni voti in Filosofia presso l’Ateneo di Messina e attualmente in­segna nel suo paese d’origine. Ha pubblicato una raccolta poetica, Prisma­tiche cromofonie (Car­bo­ne, Mes­sina 1988), che ha raccolto notevoli consensi dalla critica e più premi letterari. Han­no fatto se­guito altre poesie pubblicate sulla rivista Crisali­de nel 1999.
foto di Carmelo Signorino

In copertina: Adriana Benetti.