L’eterna diatriba tra maschile e femminile sembra comporsi nello spazio di una “complementarità” che, esaltando le differenze, rende possibile la relazione funzionale tra le parti.
All’interno di una tale auspicabile conciliazione degli opposti, la realtà psicologica della donna e quella della sua controparte eterosessuale diventano conoscibili nella misura in cui rimangono il più possibile fedeli a se stesse, e quindi libere dagli orpelli di un’identità definita dall’esterno, su parametri diversi da quelli “tipici” del proprio specifico sentire. Penetrare nella multivariegata interiorità femminile è compito arduo, così come afferrare il complicato intreccio di sensazioni che porta ai segreti tormenti dell’animo ma­schile, più avvezzo a celare la sofferenza e lo scacco del sentimento.
Nel tentativo di reperire “l’altro” ci si può perdere allora nei fitti labirinti delle storie d’amore, spesso percorsi tortuosi senza apparente via di soluzione. Ogni labirinto è infatti spazio ambiguo da analizzare, interpretare, penetrare ed a mano a mano scoprire, senza per questo necessariamente “risolvere”.

Maria Gabriella Scuderi, psicologa e psicoterapeuta, si è formata nelle università di Messina e di Roma “La Sapienza” – in cui ha rispettivamente conseguito la laurea in Filosofia e la laurea in Psicologia a indirizzo clinico – e si è specializzata in Psicoterapia della coppia e della famiglia presso l’Isti­tu­to italiano di terapia relazionale di Roma.
È docente di Sessuologia clinica al Master in Bioetica e sessuologia della Pontificia università salesiana, e consulente psico-clinico del Centro psico-pedagogico “Viktor Frankl” di Messina.
Ha pubblicato saggi metodologico-esperienziali nei volumi collettivi Iden­tità e relazione e Famiglie, gruppi e individui (entrambi editi da Franco Angeli) e testi specialistici nelle riviste Scuola viva (Sei) e Archivio di psicolo­gia neurologia e psichiatria (Vita e pensiero). È inoltre autrice della voce “Conflittualità di coppia” dell’Enciclopedia di Bioetica e Sessuologia (Elledici).
Collabora alle pagine culturali della Gazzetta del Sud ed è referente di periodici nazionali su tematiche inerenti il suo settore d’intervento specialistico.

In copertina:
Umberto Boccioni, Elasticità, 1912, olio su tela, 100×100