Una simpatica e fresca storia d’amore viene ad intrecciarsi con l’ango­scia che la vera o non vera “pandemia” ha gettato nel mondo occidentale. La pausa nella nostra corsa quotidiana verso il raggiungimento del nulla è utile per farci comprendere che i valori a cui immoliamo giornalmente e inesorabil­mente la nostra vita sono soltanto fasulli, dettati dalle lobbyng affaristiche che da decenni si sono impossessate cinicamente del potere e decidono e de­termi­nano gli arresti domiciliari per miliardi di persone … per poi sottoporci alla chippizzazione di massa … come per i cani, come per le mucche, come per tutto ciò che non ha alcuna importanza per chi comanda … solo la quantità.
E in questa società in cui la democrazia è oramai scivolata verso l’adorazio­ne delle cifre, la protagonista si scuote reclamando finalmente la propria libertà, senza tanti clamori, ma con piccoli atti che ridanno qualità alla sua vita.

Lucia Segretario nasce a Torino il 27 febbraio 1979.
Autrice di poesie per la collana “Immagini e Parole” esordisce nel 2020 con il suo primo romanzo La mia piccola Italia: «L’isolamento mi ha aiutata a raccontare qualcosa di introspettivo in una situazione sociale tragica. La scrittura è stata la mia compagna e la mia salvezza. Credo che in ognuno di noi ci sia una risorsa che non sfruttiamo nella frenesia quotidiana. Il coronavirus ci ha stoppati dandoci modo di riflettere e osservare le cose da un’altra prospettiva, come se uscissimo dai nostri corpi e ci vedessimo in lontananza». Amante dei clas­sici ma anche affascinata da scrittori e poeti contro corrente quali Heming­way e Bukowski, si identifica e contrasta con essi. Oggi lavoratrice stabi­lita a Lecco, continua il suo percorso.

In copertina:
Franco Rivolli, Dài Italia! Angels!