Il Manifesto della Transdisciplinarità

16.00

Autore: Basarab Nicolescu
a cura di: Emanuela Bambara
ISBN: 9788874427406

Anno: 2014
Pagine: 160
Formato: 14,8×21
Foto / Illustrazioni: no

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Cosa è la transdisciplinarità? Come si distingue dalla interdisciplinarità e dalla multidisciplinarità? Perché merita un’attenzione particolare tra i vari movimenti di pensiero e le tante correnti culturali del nostro tempo? Sono le domande fondamentali cui prova a dare risposta il Manifesto della Transdiscipli­narità di Basarab Nicolescu, che si propone come area di ricerca e chiave di interpretazione dei processi e delle trasformazioni del mondo contemporaneo.
Il termine “transdisciplinarità” fu coniato da Jean Piaget: è il nome di un nuovo approccio alla realtà e alla vita e di una nuova visione olistica-ecologica-sistemica-sinergica-solidale-complessa del sapere. È il “terzo occhio”, che ci permette un meta-sguardo sul mondo, poli­oculare e multifocale.
Il pensiero è chiamato a uno sforzo nuovo, di creazione di “passerelle” per l’attraversamento delle differenti aree disciplinari, per la formazione di nuovi modelli teorici e operativi e la messa in pratica di nuove strategie educative, di un apprendimento permanente «che si dirige alla totalità aperta dell’essere umano e non a una sola delle sue componenti».
Inizia, così, quella che Edgar Morin, ne Il paradigma perduto, chiama «l’era della teoria aperta, multidimensionale e complessa», polifonica e sinfonica.
La transdisciplinarità è ambasciatrice di una nuova “democrazia della cono­scenza”, il fondamento di una nuova cultura della pace. È su questa via, di un progetto di Cultura di Pace, che l’Unesco ha avviato programmi di ricerca e di educazione e gruppi di studio transdisciplinari e sulla transdisciplinarità, anche con la creazione di cattedre itineranti.

Basarab Nicolescu (Ploești, 25 marzo 1942) è un fisico teorico, presidente e fondatore del “Center International des Recherches et Études Transdiscipli­nai­res” (Ciret) a Parigi, co-fondatore del “Gruppo di Studio sulla Transdicipli­narità” dell’Unesco, insieme a René Berger. Con Edgar Morin e Lima de Freitas ha firmato la Carta della Transdisciplinarità, a conclusione del primo Con­vegno sulla Transdisciplinarità in Portogallo, nel 1994. Il suo Manifesto è stato pubblicato in Francia nel 1996 ed è stato poi tradotto in inglese, spagnolo, portoghese, rumeno, arabo. Questa è la prima edizione in italiano.

Emanuela Bambara è autrice della prima tesi dottorale in Transdisci­plinarità.

In copertina:
Raffaele Scalia (Avola, 19.9.1876 – 22.3.1948), Venere e Marte, 1928, olio su tela, Palazzo Spadaro, Scicli.

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