«Parlare dei miei piccoli racconti non è facile per me … Vorrei invitarvi a leggerli così come sono: semplici, scarni e con qualche errore di troppo. E mi dispiace, perché mi sembra quasi di mostrare presunzione, di fare merce di ciò che ho nel cuore e nella mente. Essi sono un atto d’amore verso la mia città, verso i miei ideali. Sono brevi, come mi piace scriverli.
Un concentrato di emozioni, un’altra faccia della mia comunità: niente Baroni, niente nobiluomini, niente prelati e Vescovi … Solo la gente comune, i lavoratori, gli idealisti, gli emarginati … in due sole parole “gli Ultimi e i Primi”. Certo, alcuni sono veramente di pura fantasia dettata più dalla mia idealità che dalla realtà.
Non si scoprirà mai dove finiscono l’immaginazione e la speranza e dove incomincia la verità. Questo appartiene ad ogni lettore …».

Aldo G. La Ganga, siciliano, una vita vissuta intensamente, li­bertario, libraio, editore, imprenditore, viaggiatore, scrittore, lettore, volontario emigrante, assessore comunale, ribelle, sconfitto, vincitore … Fondatore della rassegna libraria “Le Giornate di DaVì”.
Dello stesso autore: Oltre la democrazia (2011), Dalle radici le ali (2016), Nessun rimpianto (2016).