«Molti amici si imbarcano per sfuggire alla galera, perché sulla nave c’è una parte di malavita e una parte invece che lavora onestamente.
Io, comportandomi onestamente, ho fatto 15 anni di navigazione.
Quando non si lavorava la noia mi assaliva, era più forte di una prigione, non sapevo come passare il tempo, leggevo molto, ma poi mi stufavo; vi dico proprio che era una barba, ma sfortunatamente dovevo rimanere.
Quando il mare era molto forte rompeva tutto: bicchieri, piatti e così via. Il mio negozio di parrucchiere rimaneva semidistrutto. La notte non si poteva dormire, e non vi dico il mal di mare, specie quando nello stomaco non c’era più nulla, era un continuo rimettere e c’era da morire, dopo 2, 3 giorni di tempesta, eravamo tutti mezzo morti …».

Enrico Cipriano è nato a Castroreale Bagni (oggi Terme Vigliatore – Me) nel 1933. Da giovane ha fatto diversi mestieri (cameriere, domestico ed anche propagandista elettorale), che lo hanno portato a viaggiare parecchio: da Fiuggi a Napoli, al lontano Venezuela, dove ha frequentato un corso per parrucchiere, sia per uomo che per donna, professione che ha poi esercitato a bordo delle navi da crociera per circa 15 anni. Ritornato sulla terraferma ha continuato a fare il parrucchiere nella cittadina dove è nato e dove abita tutt’oggi.