Magistratura Costituzione e Memoria. La separazione delle carriere alla luce dell’eredità di Paolo Borsellino

12.00

Autore: Daniele Schito
ISBN: 9791255490302

Anno: 2025
Pagine: 88
Formato: 14,8×21
Foto / Illustrazioni: sì, in b/n

«In quest’originale saggio l’autore affronta il dibattuto tema della se­parazione delle carriere dei magistrati partendo da una prospettiva storica e funzionale molto precisa. Si pone infatti il problema di coniugare il modello ordinamentale con la costituzione materiale della nostra Repubblica. Non solo dunque con quella formale, espressa nei principi incrollabili che la fondano, ma anche in quell’attitudine alla ricerca del vero e del giusto che risiede in un modello che possa garantire al pubblico ministero un sufficiente grado di indipendenza ed autonomia.
La scelta di accostare la funzionalità del modello alla storia professionale di un grandissimo magistrato come Paolo Borsellino, rende questa ri­cerca ancor più ricca di spunti ed interesse. Lo è sia con riguardo alla concreta esperienza profes­sionale di Borsellino, che con riferimento alle sue precise prese di posizione su riforme processuali e ordinamentali idonee a incidere nell’assetto del pubblico ministero» (dalla Prefazione di Sebastiano Ardita).

«… In quel primo incontro ho intuito che stava maturando qualcosa di importante: non solo un saggio accademico, ma una riflessione generazionale sul futuro della magistratura italiana. Questo libro è il frutto maturo di quella intuizione.
Daniele Schito ha saputo affrontare uno dei temi più controversi e divisivi del dibattito giuridico contemporaneo – la se­parazione delle carriere – con la freschezza di chi non è ancora condizio­nato dalle logiche di appartenenza, ma anche con la profondità di chi ha studiato a fondo le radici costituzionali del nostro sistema. Il risultato è un’opera che riesce a coniugare rigore scientifico e passione civile, analisi tecnica e im­pegno morale, offrendo un contributo originale a una discussione troppo spesso polarizzata tra tifoserie contrapposte …» (dalla Postfazione di Stefania Ascari).