«Ho scoperto il Paradiso Terrestre.
Non è terrestre nel senso di un tratto di terra e di un bellissimo giardino delimitato da quattro bei fiumi, come, con linguaggio fi­gu­rato, dice il testo biblico. È un perfetto strumento di dominio, che l’uomo possedeva e possiede ancora oggi nel suo organismo corporeo; oggi però fuori uso perché egli, ignorandone non solo la struttura, ma la stessa esistenza, non può manovrarlo. All’origine in­vece lo co­nosceva perfettamente e se ne serviva normalmente. Era il biblico “Albero della Vita”, cioè appunto l’uomo fornito di una stupenda energia vitale onnipotente sul cosmo. Per questo il titolo L’Albero della Vita e la Dimensione Originaria dell’Uomo.
Ho scoperto scientificamente l’Eterno. Anzi devo dire che altri molto prima di me l’hanno scoperto, ma per paura del divino cui certa scienza nega il diritto di cittadinanza, non lo hanno voluto riconoscere o non lo hanno capito …» (dall’Introduzione).

In copertina:
Jean Baptiste Camille Corot, Souvenir of Castel Gandolfo, 81×65