«… a Castel di Lucio, piccolo comune nebroideo distante circa centocinquanta chilometri verso ovest dal luogo natìo dell’ambasciatore Avarna, il giovane Giuseppe Iacono, l’autore dei diari che sono riportati e curati in questo libro, aveva lasciato di sé soltanto il ricordo delle dure giornate di lavoro nella campagna gestita insieme al padre e pochi altri istanti della sua giovinezza tra le abitudini pastorali che ancora riecheggiano lungo i versanti delle verdi colline del settentrione siculo.
Lungo fiumi d’inchiostro tra il Carso e l’Isonzo seguiremo il soldato Giuseppe Iacono per tutta la sua esperienza bellica, dal giorno in cui ri­cevette la cartolina militare di richiamo fino al ritorno nel suo paese …».

Giuseppe Placido Iacono (Castel di Lucio, 25 giugno 1889 – Mistretta, 28 gennaio 1964), ha combattuto nella Prima Guerra Mondiale tra i ranghi della brigata “Etna” dall’origine del conflitto sino all’armistizio del novembre 1918. Rientrato a Castel di Lucio, ha continuato l’attività di commerciante agricolo che aveva abbandonato per la causa bellica. Si è poi trasferito a Mistretta dove ha continuato la sua attività lavorativa,

Marco Spada, dottorando in Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Messina e visiting PhD presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Si occupa nel campo della ricerca della storia dei minatori siciliani e sardi emigrati in Francia nel secondo Dopoguerra, di memorie intime delle due guerre mondiali e della storia del teatro francese del XX secolo. Storico, saggista e traduttore, ha pubblicato per Morrone Dal Niceto al Nilo. Storia di una prigionia in terra d’Africa (2022), per Aracne Falsa rivoluzione. Controstoria di Mani pulite dalla Milano da bere al tramonto della politica” (2023) e ha tradotto, dal francese, per Aspis L’acqua fresca di Pierre Drieu La Rochelle.